Uno psicologo su sei“cura” l’omosessualità


la ricerca Lo rivela uno studio condotto tra 1.400 terapisti. Una minoranza ammette di aver provato a “guarire” i pazienti, contro ogni evidenza scientifica. Essere gay, dicono i ricercatori, non è una patologia.
ROMA - “Dottore, mi aiuti, sono gay”. Sul lettino dell’analista, pare che questa sia una richiesta frequente. E non è proprio raro, stando ai risultati di una ricerca britannica, il tentativo di psichiatri e psicoterapeuti di far “guarire” i pazienti, anziché aiutarli ad accettare la propria omosessualità. In linea, insomma, con quanto cantava Povia all’ultimo Festival di Sanremo: “Luca era gay e adesso sta con lei”, storia di un omosessuale diventato etero. Secondo lo studio condotto su oltre 1.400 terapisti dall’University College di Londra e della St. George’s University, uno psicologo su sei ha ammesso di aver praticato almeno una volta, su richiesta del cliente, terapie per indurre l’eterosessualità. Contro ogni evidenza scientifica. Spinto da motivazioni religiose o dal desiderio di aiutare il paziente. “Terapie dannose”“É sorprendente scoprire che ancora oggi una minoranza di terapisti offra questo tipo di trattamenti: di fatto possono essere addirittura dannosi”, dice il professore Michael King, del dipartimento di Psichiatria della University of London. “Il miglior aiuto è mostrare a gay e lesbiche che non c’è niente di patologico nel loro orientamento sessuale”. City

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